Censimento handicap
La Azienda Sanitaria Locale 4 "Chiavarese" ha progettato e avviato una attività di rilevazione dei bisogni sociali e sanitari dei portatori di handicap. Un questionario partecipato è stato considerato lo strumento più idoneo ed efficace per focalizzare con precisione e sistematicità le reali condizioni esistenziali della popolazione disabile.
Lanalisi dei dati raccolti ha consentito non solo di conoscere quantitativamente lentità del problema ma soprattutto di far emergere i bisogni e le aspettative dei singoli individui al fine di poter prevedere nei prossimi piani di intervento la formulazione di proposte e programmi maggiormente rispondenti alle necessità degli interessati.
Il censimento ha riguardato la popolazione da 0 ai 65 anni di età residente nel territorio della A.S.L. 4 (circa un migliaio di persone) che presentasse una disabilità "rilevante" ovvero che limiti o riduca fortemente la autonomia della persona, impegnando le istituzioni preposte a risposte ampie e articolate sia in termini sociali che sanitari.
La raccolta dei dati è stata effettuata da dieci rilevatori inseriti in un progetto di "Lavori socialmente utili" coordinati e seguiti da un gruppo di lavoro, appositamente costituito, allinterno del Nucleo Operativo Disabili della A.S.L. 4. La possibilità di ricorrere ad un Progetto Lavori socialmente utili è stata realizzata con il Contributo delle OO.SS. e della Agenzia Regionale per limpiego.
Il progetto, ha avuto la durata di un anno, è iniziato nellAprile 98 con la fase dedicata alla formazione dei rilevatori, a luglio '98 sono cominciate le interviste a domicilio, nellAprile 99 si è concluso il progetto.
Lanalisi e la elaborazione dei dati acquisiti permetterà una programmazione più rispondente ai bisogni reali dei disabili, facendo convergere sulla persona i diversi interventi: sociale, sanitario, assistenziale, di istruzione e di formazione al fine di garantire una migliore qualità di vita dei portatori di handicap.
Proprio per questa comunione di intenti il presente progetto non poteva prescindere dal coinvolgimento degli Enti Locali quali i Comuni del territorio della A.S.L. 4 e la Provincia di Genova e dallapporto delle forze sociali ed in particolare della Consulta per lHandicap del Comune e Provincia di Genova della Consulta del Tigullio e della "Tigullio Trasporti" che hanno contribuito in maniera significativa alla definizione e attuazione del presente Progetto.
La Consulta del Tigullio ha voluto, promosso ed appoggiato con forza
questo censimento, ed il risultato sicuramente ripaga questo impegno. Conoscere
in modo scientifico la qualità e
la quantità dei bisogni è non solo utile, ma indispensabile per poter
programmare e progettare su basi concrete.
Il lavoro è stato svolto con apprezzabile professionalità e i dati ottenuti
sono un bene prezioso da mettere a disposizione di tutti coloro che vorranno e
soprattutto dovranno impegnarsi nel campo dell’handicap, un bene che è già
disponibile per chi lo ha realizzato e per le istituzioni locali che con questo
strumento potranno realizzare politiche dedicate in questo delicato e complesso
settore. Per questo la nostra Consulta ritiene di avere finalmente il quadro
completo di una realtà del nostro territorio per molti aspetti sconosciuto, non
solo alla gente comune, ma anche ai così detti esperti.
Ora occorre utilizzare in modo appropriato tutto ciò per poter dare risposte ai
tanti bisogni emersi e sarà nostro compito stimolare le istituzioni affinchè
tali risposte siano realizzate, ma occorre anche preservare questo patrimonio di
dati , di conoscenza, di relazioni istituzionali, creando strumenti che
consentano di tenere i dati aggiornati e mantenere
e promuovere il confronto tra i soggetti (istituzionali e sociali) che hanno
permesso tale risultato.
Con la ricerca si è finalmente sviluppato quel dialogo tra istituzioni che,
nonostante le leggi e i regolamenti non riusciva a decollare, certo su questo
punto la strada è ancora lunga, per questo la realizzazione del progetto
INFORMAHANDICAP oltre che significare un salto di qualità nel servizio al
cittadino portatore di handicap, rafforzerebbe
ulteriormente il processo di sinergia e collaborazione tra enti e tra enti e
parti sociali.
La Consulta del Tigullio ritiene che tale esperienza possa diventare
metodo di ricerca ed analisi per l’intero territorio regionale ed in questo
senso la Consulta Regionale per l’handicap si è già resa promotrice
presso l’Ente Regione affinchè tale orientamento possa essere
recepito.
Ci sembra importante rilevare che tale obiettivo è stato possibile perché
tutti i soggetti istituzionali e sociali hanno portato nel progetto un impegno
superiore a quello che era il loro puro e semplice dovere, è stato questo
Valore Aggiunto che ha permesso di superare moltissime difficoltà anche
burocratiche; siamo convinti che senza ciò non solo non avremmo avuto questo
risultato, ma neanche la ricerca stessa.
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La Direzione Generale e Sanitaria dell’A.S.L. che ha accettato di promuovere e
gestire il progetto di L.S.U..
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La Dott.ssa Clara Rela ed il suo staff che lo ha realizzato superando
innumerevoli ostacoli.
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Le amministrazioni Locali che hanno aderito e collaborato.
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L’E.N.A.I.P. con una formazione non solo tecnicamente efficace, ma
fondamentale per gli aspetti relazionali
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Le persone disoccupate utilizzate nel progetto di Lavori Socialmente Utili che
hanno svolto il loro compito
con passione e coinvolgimento.
La ricerca dunque costituisce l’esempio concreto che le “cose” si possono
fare, che gli ostacoli si possono superare, ma occorre che tutti
portino qualcosa di più, quel Valore Aggiunto che è la solidarietà
espressa anche nell’espletamento della propria mansione. Da adesso inizia la
parte più difficile, quella dello sviluppo delle azioni concrete, della cultura
dell’intervento, della risoluzione dei problemi; dovremo tutti misurarci con
questo altrimenti avremo fatto un bellissimo documento, ma ancora una volta
deluderemo le aspettative di questi cittadini che vogliono, che hanno diritto di
essere NORMALI. Abbiamo tutti
questa responsabilità, assumiamocela.